21.2.08

BOMBODROM e altre curiositá

Cosa si nasconde dietro questo strano nome??
I giornali ne parlano quasi quotidianamente. Spostiamoci nell'angolo compreso tra le cittadine di Wittstock, Rheinsberg e Neuruppin nella provincia Ostprignitz-Ruppin.
Un'area militare di 144 Km² che dovrebbe diventare area di esercitazioni, appartiene allo stato federale tedesco, eppure la Bundeswehr non puó utilizzarlo per le esercitazioni. Questo perché le energiche proteste degli abitanti della zona hanno portato ad una sentenza a loro favorevole, niente esercitazioni militari per ora.
Mentre il ministero della difesa resta fermo sul suo progetto e fa ricorso alla sentenza del 2000,nuovi giudizi continuano a dare ragione ai cittadini.

Nel 1952, espropriati i terreni a basse condizioni, nessuno chiedeva permessi o si faceva problemi. L'armata rossa veniva qui ad esercitarsi con i suoi carri armati ed effettuava lanci di bombe a bassa quota, da qui il nome Bombodrom.

Nel 1993 l'armata rossa se ne é andata, i cittadini hanno costituito associazioni e comitati per impedirne un ulteriore uso militare, auspicato invece dal governo.
Le iniziative civili e pacifiche di questi comitati sono ormai note, dalle fiaccolate pasquali, all'organizzazione di concerti nei luoghi interessati alla pacifica occupazione dell'area, una simpatica disobbedienza, tanto che hanno ricevuto il Göttinger premio per la pace.
L'esercito ha i suoi argomenti: le esercitazioni sono necessarie per mantenere l'efficienza militare e poi non é equilibrata la distribuzione est-ovest di tali aree nel paese. Stiamo a guardare.

Anche nel 1571 si parlava di Wittstock, Anna Doßmann di professione „strega“, macchiatasi di crimini tanto orribili quanto scontati, per una strega come lei, subí qui un famoso processo per infanticidio. Anna, il vescovo Konrad, il pittore di corte Georg Marschall, il farmacista incendiario Georgi (a causa sua la cittá andó distrutta nel 1716) e la scrittrice Lucie Lenz, figli illustri della cittá, possiamo incontrarli in agosto a spasso in cittá, in occasione delle ricostriuzioni storiche.