1.11.10

Mozart trovó Potsdam costosa


Un lungo e faticoso viaggio. Infine Mozart e il suo allievo Lichnowsky raggiungono Potsdam. Aprile 1789. Il re Federico Guglielmo II ama la bella musica e gli piace Mozart. Ecco perché il genio di Salisburgo pensa di potere ottenere un ingaggio alla corte prussiana. Alla moglie Costanza scrive: "Potsdam é cara e mi devo mantenere".
Il re lascia attendere il compositore, lo riceve infine, lo sottopone ad una audizione di prova e lo incarica di preparare 6 sonate per la principessa Federica, di cui solo una fu realizzata.
Si dice che a Potsdam, Mozart fosse ospite di un suonatore di corno conosciuto a Parigi, Karl Türrschmidt, residente nel quartiere olandese al civico Bassinplatz 10.
Nei giorni successivi si spostó a Lipsia e poi a Berlino. Qui una sera, si mischió tra il pubblico che al teatro a Gendarmenmarkt assisteva al suo "ratto dal serraglio". Non soddisfatto della esecuzione musicale della sua opera, esasperato urló "maledizione, suonate il RE". Cosí smascheratosi dovette salire sul palco e dirigere il suo capolavoro. Fine maggio il viaggio in Prussia si concluse senza successo, per qualche motivo (probabilmente economico) le parti non si accordarono.
Al civico Bassinplatz 10, sulla porta sta scritto "nella primavera 1789 qui visse Mozart".