
Un figlio illustre di questa terra, Theodoro Fontane ha descritto benissimo nelle sue "Passeggiate attraverso la marca brandeburghese" questa regione, in fondo nonostante siano passati oltre 150 anni dalla stesura dei suoi scritti,qui non é poi cambiato molto.
Questo é un complimento!
Partiamo dagli inizi
Questa regione è stata abitata sin dalla preistoria da popolazioni germaniche che vivevano di caccia e pesca. Intorno al VI secolo anche i popoli slavi dell'Elba vi si insediarono. La convivenza delle popolazioni slave e germaniche fu tutt'altro che facile, continui scontri portarono alla sottomissione dei Sorbi da parte di Carlo il Grande nell‘806 e nel 928 alla conquista della cittá di Brennaburg, oggi conosciuta con il nome di Brandenburg, uno dei principali centri slavi, da parte delle truppe di Enrico I. Rivolte slave sottrassero nuovamente queste terre al dominio germanico ma a partire dal 1138, Alberto l'Orso della famiglia degli Ascani consolidó il recupero dei territori e conquistó definitivamente la cittá di Brandeburg nel 1157, assumendo il nuovo titolo di margravio del Brandeburgo. Margravio è la traduzione del termine tedesco Markgraf che deriva da Mark cioé terra di confine.
La sua fedeltá all’imperatore Federico I, detto il Barbarossa e la sua vittoriosa crociata contro la popolazione slava dei Wendi gli garantirono prestigio e riconoscimento. Con gli Ascani arrivó la cristianizzazione e giunsero fiamminghi e olandesi per bonificare e abitare le paludose terre. I semplici castelli di Potsdam e Spandau furono fortificati. Le popolazioni indigene slave si mischiarono ben presto con quella dei conquistatori perdendo la propria identitá culturale, fatta eccezione per una piccola minoranza sorba che ancora oggi insediata nel Brandeburgo meridionale conserva orgogliosa la sua lingua e la sua cultura. I colorati costumi tradizionali delle donne sorbe illuminano le piazze nei giorni di festa a Cottbus, per esempio.